Ciao a tutti e bentrovati su PARALLELO!
Eh lo so, non solo ho saltato una settimana, ma la mail arriva anche di martedì (e tardi, per giunta). Periodo parecchio pieno di cose, ma proprio tante tante - quasi tutte positive, non mi lamento. Voi che dite? Vi godete questo scampolo di libertà?
Questa di oggi è la seconda nl che mando da Bruxelles e quindi mi sembra giusto onorare la città che mi ospita con un rapper locale, quasi KM0: Frenetik.
Vabbe diciamo che io e Frenetik non condividiamo la strada, il quartiere e nemmeno il comune, ma sempre Bruxelles è. Quando qualche anno fa ho scoperto che ci fosse addirittura una scena di Bruxelles super florida, piena di talento e alle vette delle classifiche in Francia sono caduto un po’ dal pero. Certo, Stromae, ma che Damso, Romeo Elvis o Hamza fossero belga non me l’aspettavo mica.
J'viens d'Bruxelles, j'connais ma ville, en mode furtif
Frenetik, come dicevo, nasce e cresce un po’ fuori dai comuni più centrali di Bruxelles – 1140, Evere – e nel video del singolo uscito lo scorso venerdì è una delle prime cose che viene fuori.
Ragnarok è il nome del brano, forse ultimo step di due precedenti freestyle dal nome Valhalla e Ragnar. Strano eh.
Il pezzo esce un po’ dai suoni che hanno segnato il suo album di esordio uscito ad inizio 2021 - Jeu de coleurs, consiglio - e si piazza in maniera più decisa su quella che la via della nuova drill francese. Il beat è costruito benissimo, dei cori stile “celtico” nella prima parte e poi uno switch più scuro e distorto da metà in poi. Con il suo tono scuro e grave, quest’ultima sezione sembra la soluzione migliore.
Anche se spesso si è mosso con grande intelligenza tra la critica sociale e l’impegno verso il suo quartiere – famoso per la nota gang 1140 – nelle ultime uscite Frenetik è più libero. Il piano e le linee melodiche molto presenti in Jeu de coleurs gli calzano sì bene, ma quando può essere più aggressivo è decisamente convincente.
Anche nel feat uscito il 14 aprile in 33% (Chargeur Vide) di 404Billy – altro rapper di cui vi consiglio la discografia tutta, un pazzo – l’approccio di Frenetik è quello diretto e aggressivo che gli riesce meglio.
Il suo disco d’esordio è uscito davvero da pochissimo ed è vero che questi singoli (e comparse) potrebbero essere solo un modo per non farsi perdere di vista – in un periodo dove una volta che pubblichi un disco, finisce lì, no tour no instore – però la tentazione di stare al passo con l’ondata di drill francese è fortissima. Ashe22, Freeze e Gazo ormai sono lì a dettare legge, ma chissà che la proposta belga non riesca a rendersi degna di nota.
Gli diamo una chance?
A settimana prossima :)