Ciao e bentrovati su PARALLELO!
Vi sto scrivendo con i termosifoni accesi e una bella felpa da casa. Penso basti per entrare in sintonia con voi.
Come la vedete questa nl di domenica? Beh, a me piaceva, però volevo sperimentare qualcosa di nuovo e mandarla di lunedì. Iniziare la settimana con PARALLELO è o non è il migliore dei mondi possibili?
Oggi puntata dedicata esclusivamente ad una gigantesca polemica/lamentela che è nata guardando un video su YouTube (cosa che occupa almeno il 15% di ogni mio giorno).
Questa volta non voglio prenderla alla lontana, ma penso sia necessario fare una premessa. L’industria dei media musicali – del mondo hip hop in particolare – soffre di una mancanza incredibile di credibilità e soprattutto di fondi. In breve: ci sono pochi soldi e chi scrive di rap lo fa per passione (e un po’ di visibilità). Io rientro esattamente nella media degli appassionati che, con impegno e dedizione, provano a portare qualcosa di interessante sul piatto pro bono (da quasi 3 anni su varie piattaforme).
Naturalmente la situazione in Italia – come in molti altri ambiti – è abbastanza peculiare, ma in ogni caso quando vedo e leggo estrema sufficienza da chi invece lo fa di mestiere un po’ mi arrabbio. Come dicevo, all’estero, soprattutto negli US naturalmente, la condizione di chi scrive di rap è diversa (non tantissimo, ma comunque), ma la quantità di lavori orribili che vengono partoriti non è da meno.
Il caso che voglio portare oggi è quello di Anthony Fantano, il recensore musicale forse più conosciuto al mondo causa YouTube. Fantano – che su YT ha due canali, il principale chiamato theneedledrop – ha sempre dato molta visibilità al rap e più volte è stato contestato per il suo particolare metro di giudizio. Ultimamente si è cimentato, nel suo mensile round up di recensioni di album meno in vista, in un commento particolarmente banale e superficiale su Edna (recente disco di Headie One. Lo youtuber americano all’inizio del suo discorso si fregia di quanto lui segua la scena rap britannica e continua facendo notare come Headie lo abbia deluso per un flow monotono e “urlato”. Qui mi fermo sul suo giudizio e invece inizio il mio. Ma verso Fantano stesso.
Anthony infatti ha un account Patreon e faceva (pre pandemia) anche tour in cui lo show era lui che parla di musica. Quindi classificabile ampiamente come mestierante del business dei media musicali. Ecco, se lo fai per lavoro, è inaccettabile un tale livello di sciatteria (mi tengo su quello che conosco, so che è imputabile a 1000 altri lavori).
Quanto devi essere pieno di te per dire che segui il rap UK quando in 2 anni hai portato solo la famiglia Adenuga (in veste di JME e Skepta) e con giudizi alquanto sommari? L’album di Headie non è di certo un capolavoro, anche io mi sarei aspettato qualcosa di diverso e migliore, ma affermare che il suo flow sia pessimo, quando è proprio il suo punto forte… insomma.
Tutto questo mi porta – non solo a reiterare quanto gli statunitensi abbiano una visione distorta di qualsiasi cosa succeda in Europa, e viceversa – ma soprattutto di quanto siano inutili le recensioni.
Io ho iniziato a scrivere di rap proprio facendo recensioni molto brevi di cose che mi piacevano, nella mia testa per agevolare la scoperta di artisti meno conosciuti. Il tutto è andato a finire che scrivo recensioni con i voti come se stessimo a scuola (e come fa Fantano). La cosa non mi dispiace e ammetto che il tutto abbia un valore all’interno dell’industria, ma veramente le persone voglio leggere quanto Eugenio di Casavatore ha messo all’ultimo album di Young Thug? Adesso risponderei un grosso boh.
Sono anche consapevole che leggere l’opinione altrui e confrontarsi non faccia proprio male, ma sapere a tutti i costi cosa gli altri votano qualcosa che apprezzi non mi convince. Fantano non capisce nulla di rap UK e io ne so poco di più rispetto a quanto me ne potrebbe dire Posty di GRM daily.
Finché posso dirvi cosa mi piace e consigliarvelo bene, quando incomincerò a giudicare e sentenziare senza sapere avvisatemi (o disiscrivetevi). Lo faccio per passione, ma è pur sempre un lavoro serio per tanti altri. Basta che non diciamo cazzate :)
Oggi finiamo così. Vi ricordo che ci sono un paio di playlist carine che ho fatto per voi su Spotify (nel caso stanno qua e qua). Grazie e a presto!