Ciao a tutti e bentrovati su PARALLELO!
come ve la state vivendo questa Italia agli Europei 2020? Io venerdì scorso ho visto la partita sommerso da tifosi belgi ed è andata inaspettatamente bene. Finita la partita, puff, dimenticato quello che era successo prima. Sportivi o polli?
Vabbè, oggi nel menù abbiamo un album fresco fresco: 25 di G Herbo.
Ah, ho creato la nuova playlist rap UK per il terzo trimestre dell’anno (qui).
G Herbo è sul serio uno vero. 25 anni e anche solo da fan, avrei detto ne avesse almeno una decina di più. La sua musica, come il poco che sappiamo della sua vita – anche tenendo in considerazione le brutte vicende di violenza domestica – ci dicono decisamente di più.
Quando nel 2015 ero stato fulminato prima da Ballin like I’m Kobe e poi dal suo XXL Freshman cypher, non avrei mai giurato che fosse quasi un mio coetaneo.
Il suo cypher, in coppia con quell’altro fenomeno di Dave East, è ancora in assoluto uno dei video che guardo con più piacere. Indipendentemente da dove sono e cosa faccio. Quel cypher è una delle performance rap che mi ha segnato di più. La felpa Bape con solo le catene sotto; il suo essere quasi al limite dell’off-beat; gli occhi che guardano fissi la camera; non perdere l’occasione di usare un testo pieno di significato; Dave East che nello sfondo non può che approvare quello che vede.
25 è un omaggio, banale per il titolo, alla sua età. Ma come album è tutt’altro che scontato. Il punto è da G Herbo puoi aspettarti che le cose vadano sempre molto male o molto bene. Però dal 2015 ad oggi, faccio fatica a ricordare un progetto che non mi abbia regalato un paio di brani nelle mie playlist. Humble Beast, Swervo (e Still Swervin), PTSD; tutti album decisamente giusti: Chicago drill, un po’ di roba vecchia scuola e trap come si deve.
Questo invece è un mix di tutto quello che già abbiamo sentito di Herb, però fatto con più cuore. 25 perché evidentemente era arrivato il momento di metter un punto e fare un riassunto di quello che questi anni gli hanno fatto capire. Non che sia un disco riflessivo eh, però capisci proprio dalla voce del rapper di Chicago – sempre un po’ rotta, un po’ nervosa – che ti parla sul serio.
G Herbo, you know me
I guess that I'm a freshman now but I've been an OG
It's okay 'cause all my life it's been someone before me
It always takes someone to step up, say I'm one and only
I Don’t Wanna Die, Loyalty e No Jail Time pezzi che ascolterei volentieri per tutto il giorno, mentre mando DM a Lil Bibby per chiedergli come va. Poi Drill perché c’è Rowdy Rebel e vorrei tanto sapere che fine ha fatto Bobby Shmurda.
25 non è un disco facile e non è nemmeno un capolavoro, sia chiaro. Però vale la pena ascoltarlo e provare a capire cosa non va – non solo in lui.
Tutto per oggi, a settimana prossima.
Grazie!