Ciao a tutti,
Bentrovati su PARALLELO!
Mi scuso per lo sfasamento nelle uscite ma gli essay per il Master non si scrivono da soli. Nemmeno questa newsletter lo fa e quindi arrivo nelle vostre caselle mail solo oggi :)
In questo rocambolesco episodio proverò a testarvi un po’ sul rap francese, vediamo come va. Come al solito la maggior parte delle cose saranno consigli, quindi sarò ben felice di lasciarvi anche qualcosa da ascoltare a fine pezzo. Feedback molto ben accetti – anche proprio cliccando solo il tasto rispondi a questa mail, la casella è gestita da me (non da un computer senz’anima).
Categoria: rap francese
Sub-genre: 667
Partiamo
A inizio settimana ho letto quest’articolo del The Guardian. In breve si sottolinea come malgrado il rap in Francia sia al top delle classifiche – con numeri incredibilmente più alti della Gran Bretagna nel 2019, ad esempio – venga ancora considerato un fenomeno estemporaneo. Oltre a farmi riflettere su come in Italia la situazione non sia tanto diversa, il pezzo mi ha fatto effettivamente ragionare sullo stigma che vive il rap nel paese d’oltralpe. A stento ricordo pezzi alla “Marracash feat Elisa”, i rapper francesi restano nelle banlieue e se vogliono stare in vetta lo fanno diventando loro stessi pop (per quanto il concetto di pop in Francia sia incredibilmente diverso). Soprano e JUL a Marsiglia riempiono il Velodrome – anche più di una volta – i PNL sono saliti sulla Tour Eiffel e Vegedream è il cantante prescelto per la Francia trionfante al mondiale :(((((
Cosa ho fatto dopo aver letto questa cosa? Ho deciso di entrare in un mondo più grande di me e immergermi di nuovo con tutti i panni fino nei meandri più oscuri del rap francese. I motivi per cui è stato un tour de force sono principalmente due.
La mia conoscenza del francese non è proprio eccelsa.
Ho ripreso i 667.
Malgrado il punto 1 sembra abbastanza serio, è il 2 il vero problema.
667, Ligue des Ombres o Mangemort squad è una crew di più o meno 20 tra rapper e produttori, per la maggiore di origine senegalese – tant’è che alcuni membri si sono conosciuti proprio al liceo a Dakar. E senza girarci in torno troppo, sono una gabbia di matti, forse uno dei motivi per cui ai francesi non va giù questa cosa del rap. Trovare materiale a loro relativo – oltre alla musica – è difficile come provare a capire l’accento di Glasgow. Dopo giorni di indagini nei posti più oscuri dell’internet ho trovato abbastanza informazioni che non hanno fatto che confermare quello che pensavo di loro.
In genere provo sempre a cercare info a riguardo degli artisti che più apprezzo, per capirne la visione, le ispirazioni o banalmente il background. Ecco per quasi tutti i componenti della 667 è come giocare a bingo. L’esoterismo e i riferimenti pop si mischiano con un simbolismo folle – a partire dal nome stesso del gruppo (in questo pezzo in francese se ne parla molto bene). Si parla di 11 settembre, Hitler, fine del mondo, periodo egizio, soldi, Batman e tutto questo orchestrato su basi scure, con bassi potentissimi e sporche in abbondanza.
La musica che i componenti riescono a tirare fuori da tutte questa roba è proprio il loro punto di forza: è interessante, originale. Insieme hanno fatto solo un mixtape, che trovate su Soundcloud, ma singolarmente hanno rilasciato tanto materiale. Proprio per questo adesso vi consiglio un po’ di loro cose recenti, perché la cosa che più mi piace è far scoprire bella musica agli amici.
Freeze Corleone - Projet Blue Beam (anche C&S)
Per gli appassionati di cospirazionismo il nome dell’album sarà familiare. Project Blue Beam è infatti il nome del libro di spicco di Serge Monast, noto teorico della cospirazione canadese, che parla di come la NASA avrebbe avuto un piano per la creazione di una nuova religione attraverso l’apparizione dell’Anticristo. La copertina dell’album di Freeze richiama infatti una cartelletta marrone, con il bollino del logo 667. Ma che c’entra questo con il rap? Freeze è fan della corrente dei complotti? Onestamente boh. La cosa che però so che questo progetto rispecchia alla perfezione le intenzioni del rapper senegalese nella musica: picchiare duro e dire quello che vuole. Musicalmente l’album è incredibile, le produzioni sono quasi tutte di Flem e Freeze stesso, ed è un crescendo fino alla fine. Tutto questo si rispecchia alla perfezione in pezzi come “Fredo Santana”, dove Freeze rende omaggio al capostipite della Drill di Chicago e Flem ci regala una produzione dal carattere post-moderno. Scacrifice de Mass – con Osirus Jack, anche lui 667 – è invece quello che non sentirete mai da nessuna altra parte: una serie di barre che passano attraverso teorie di sacrifici di massa, accuse a politici, una serie di disgrazie umanitarie e ekip.
Di quest’album vi consiglio poi la versione chopped e screwed interamente remixata da OCHO. Se siete amanti del genere è un gioiello imperdibile.
Slim C - Killu Kinf G
Slim C è meno noto di Freeze Corleone – che è di gran lunga il più di successo – ma KKG è un progetto ben fatto. Slim è più aggressivo sulla traccia e le produzione usate sono più tendenti a influenze americane. In KKG ci sono gran bei pezzi, “Mic Mac” e “Pour Mes Negros” – dove c’è una barra su Park Ji-Sung – sono sicuramente i miei preferiti.
Zuukou Mayzie - Primera Temporada
“Primera temporada” è qualcosa di più accessibile. Va bene come primo approccio ai 667. Ci sono brani più in linea con quello che va di moda in Francia adesso ad apertura e chiusura del progetto, ma poi nel mezzo c’è la ciccia vera. “Cybertruck” suona come se Elon Musk (sotto acidi) rappasse di roba mezza esoterica, mentre “Qui-Gon Jinn” si crogiola in riferimenti a Star Wars.
Visto che comunque ultimamente in Francia non è uscita tantissima roba, faccio un’integrazione alla lista precedente. Dopo 3 componenti attivi della crew, adesso passiamo a chi in qualche modo ne è coinvolto: Abbiamo ex membro col dente avvelenato, destinatari di dissing e crew affiliate.
Jorrdee - Fata Bromosa
Facciamo che lasci lasci nel 2017 la crew che hai fondato poco prima del botto mediatico. Nello stesso anno cancelli quasi tutti i tuoi progetti dalle piattaforme online. Jorrdee è sicuramente un rapper sui generis. Fata Bromosa è il primo ep pubblicato nel 2020 e non potrebbe essere più simile al suo autore. Il progetto si apre con un pezzo un po’ cupo e in linea con le ultime cose fatte. Seguono due brani strani e poi eccola la traccia che spacca gli amplificatori.
Retro x - 24
Diciamo che se frequenti due ex membri del 667 – Jorrdee e Lala &ce – non rimasti in buoni rapporti, non puoi aspettarti amore dai matti delle ombre. Ma Retro x è qualcosa di più di un diss su facebook. Il rapper parigino con 24 – ma vi consiglio anche Heroes – ha dimostrato come fare rap più emo senza solo chitarroni – anzi se amate le basi strane siete a cavallo. Ogni brano può essere un capolavoro. O molto brutto.
Bu$hi - Bushi 1.5
Bu$hi è membro della crew Lyonzone e ci entrato grazie alla spintarella di Jorrdee. Solo che Lyonzone e 667 sono particolarmente amiche – questo video lo dimostra – e quindi va tutto bene. Bushi 1.5 – se non esistesse Comethazine sarebbe anche carino come nome – è davvero una roba senza senso. E forse per questo mi fa impazzire. Alcuni pezzi non capisco se siano mixati male o se l’effetto sia voluto. Distorsioni a non finire e flow pazzo.
Questo era l’ultimo album consigliato per oggi. Abbiamo imparato perché ci piace il rap e le crew pazze.
Spero di aver stimolato un po’ di curiosità e nel caso un episodio un po’ più generale su altri album francesi lo partorisco subito.
Tra le cose che ho ascoltato mentre scrivevo questo pezzo c’é questo mix di NTS (ringrazio Emanuele per il consiglio in questo caso). Le altre cose sono: Yuzmv, Lorenzo Senni e Beamer.
Grazie come sempre.
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