Ciao a tutti e bentrovati su PARALLELO!
quanto sono sottovalutate le sedie comode? No, perché sono settimane che sto seduto 12 ore al giorno su una sedia che forse è stata pensata per essere confortevole per, a essere larghi, 10 minuti di seduta. Dite che un cuscino possa aiutare? Accetto consigli e link di sedie decenti. Grazie.
Oggi slowthai.
Venerdì scorso – 12 febbraio, per chi magari leggerà la mail a marzo – slowthai ha pubblicato il suo secondo album. Il progetto si chiama come lui, TYRON, e in effetti è decisamente personale. Non che NGAB non lo fosse, ma considerando quello che è successo dal 2019 ad oggi nella sua vita, beh sarei stato sorpreso se l’intensità fosse stata minore.
slowthai l’ho ascoltato nella prima volta nel 2017 (o 18), con T N Biscuits, sono stato rapito dalla sua musica poco dopo con l’EP RUNT e forse pensavo di averlo capito con NGAB.
Proprio lo scorso anno, di questi tempi, slowthai dopo aver rivolto dei pesanti insulti sessisti alla comica Katherine Ryan – che però l’ha sempre difeso e mai accusato – era entrato nel giro della “cancel culture”. Nello stesso periodo, come da lui dichiarato su Twitter, il rapper aveva pensato al suicidio. Questi due eventi si manifestano nel nuovo album in CANCELLED e adhd. Le lettere maiuscole e minuscole non sono state messe così a caso: TYRON è diviso in blocchi di 7 brani che rappresentano la sua dualità. Stili e approcci opposti che però convivono alla perfezione.
Le transizioni tra un singolo e l’altro sono quasi impercettibili, si resta sempre col fiato sospeso, ignari del prossimo futuro. L’intensità della voce di slowthai è decisamente ingombrante; la sofferenza in ogni parola arriva direttissima. E non è solo attraverso il suo collaudato approccio aggressivo e rabbioso sulla base, ma soprattutto nella secondo parte dell’album, dove convivono suoni più leggeri e gestibili.
Ecco, gestire la prima metà di TYRON è uno sforzo viene premiato con le chitarrine dolcissime di i tried. slowthai ti mette alla prova, deve capire se sei giusto per la sua musica – la copertina di RUNT era un primo avviso.
Non ho un’idea precisa sul “cancel culture” e non ho nemmeno le capacità di capire quanto la sua malattia mentale influenzi la sua musica. Mi sento semplicemente avvolto da tutta la sua aura artistica. E quindi un po’ soffro sentendo adhd.
Io non riesco ad ascoltare altro da 3 giorni.
A settimana prossima :)
Grazie!