Il meglio del 2020
Quello che ho da offrirvi per ripagarvi della pazienza nei miei confronti (dischi)
Ciao a tutti e bentrovati su PARALLELO!
Abbiamo grandi notizie: settimana scorsa sono tornato a camminare più o meno normalmente. Quindi possiamo chiudere qui gli aggiornamenti sul piede rotto, grazie per la comprensione. NTS, invece, ha aperto le donazioni per sostenere le spese della radio. Se vi va, qui. -STAFF-
Oggi, malgrado il caldo che mi rende scivoloso anche il digitare i tasti del computer, vi sto mandando la puntata speciale (promessa nella scorsa mail). In cosa consiste? Facciamo un riassunto dei miei ascolti dei primi 6 mesi del 2020.
Dall’inizio dell’anno ho ascolto qualcosa come 310 progetti (tra EP, mixtape e album). Rap francese, americano, italiano, britannico, egiziano, svedese, tedesco. Ma anche tanta altra roba dove la gente non fa per forza le rime – tipo King Krule (il cui concerto annullato ancora mi tormenta la notte) o Khruangbin.
Vabbé, facciamola breve, avevo voglia di consigliarvi 10 dischi che mi hanno particolarmente sorpreso quest’anno. Solo musica da gennaio a fine giugno. Non necessariamente i più belli o più conosciuti :)
Novelist - Inferno LONDRA, UK
Novelist ha quasi esattamente la mia età, ma questo non gli ha impedito nel 2014 di essere nominato come miglior artista Grime ai MOBO awards. Ho proprio un’ossessione per questa storia, a 23 anni non puoi essere già così forte. “Inferno” è uno degli EP che ha pubblicato quest’anno ed è il mio preferito. Il suo sound è incredibilmente unico, pieno di synth e bassi enormi, ma anche capace di riprendere percussioni drill. 6 pezzi veramente uno più bello dell’altro.
Young Nudy - Anyways ATLANTA,USA
Per quest’album ci sono davvero andato sotto in una maniera spaventosa. Già “Sli'merre” con quel pazzo di Pi’erre Bourne mi era piaciuto molto, ma in “Anyways” Nudy aggiunge quel tocco di intimità e storytelling che lo completano a perfezione. Il flow sgangherato e le basi invasive sono pane per chi cerca qualcosa di nuovo e unico. Ascoltata “A Nudy Story” e poi mi dite.
keiyaA - Forever, Ya Girl CHICAGO, USA
Vi ho fregati, questo disco non è rap. Onestamente non saprei nemmeno come definirlo, quindi non lo faccio. Sicuramente c’è ispirazione hip hop e la legacy con l R&B c’è tutta, così come una grande aria di lo-fi. “Forever, Ya Girl” è molto introspettivo, non facile da digerire, ma una perla se vi interessa musica fatta come si deve (con linee vocali magnifiche).
Laylow - TRINITY TOLOSA, FR
Laylow è senza dubbio uno dei miei rapper francesi preferiti. Le atmosfere digitali e futuristiche mi affascinano come poco e “TRINITY” basa tutto su questo. Un viaggio all’interno del rapper di Tolosa che riesce a colpire in ogni singola traccia, attraverso un concept unico. 22 brani, forse troppi, che soddisfano quasi tutte le orecchie.
Jeshi - BAD TASTE LONDRA, UK
Fiero autodidatta – e si sente – Jeshi con “BAD TASTE” ha conquistato il mio cuore. Attenzione maniacale ai suoni e alla struttura dei pezzi, questo il biglietto da visita di questo EP. Tutti le tracce hanno un’identità definita che aiuta lo sviluppo del racconto personale che c’è all’interno. Un prodotto che sembra figlio di altri anni. Ah, poi c’è un campione degli Jungle :))))
Curren$y, Cardo - The Green Tape ST.PAUL - NEW ORLEANS, USA
Curren$y – si sa – ha un work rate folle. Cardo, non si sa come, produce west coast pur essendo del Minnesota. Due personaggi super intriganti della scena statunitense che forse annoiati decidono di pubblicare un EP di 5 pezzi che stanno nelle mie playlist dal giorno 1. Spitta non ha perso un decimo del suo flow negli anni e, anzi, col tempo ha imparato a scrivere testi più maturi. In “Bonus Round” credo si possa trovare l’esempio più calzante, 2 minuti scarsi di pura poesia.
Beamer - TSUBASA OSAKA, GP - PARIGI, FR
Di Beamer si sa poco, che sia mezzo giapponese e che Lil Wayne è il suo rapper preferito. Entrambe le due cose, anche senza saperle, si possono notare facilmente ascoltando “TSUBASA”. Già dal nome del disco (anime remake di Holly e Benjy) si presume la passione per il pop giapponese – e l’album ne è pieno – e dal flow folle si capisce l’ispirazione verso il suo idolo. Esperienza che consiglio.
Armand Hammer - Shrines NEW YORK, US
Se siete un po’ amanti del rap sperimentale e astratto conoscerete sicuramente gli “Armand Hammer”. Billy Woods e ELUCID (che ho anche avuto l’onore di intervistare) sono due dei rapper underground più talentuosi e decisivi per questa generazione musicale che ci siano. “Shrines” è il loro terzo capolavoro di basi distorte, spoken word e testi ai limiti dell’assurdo. Perché il realismo di quest’album è quasi sconcertante, quasi come la cover.
Naike - Orange LONDRA, UK
Naike è la mia drill della lista. Cresciuto a Londra, ma trasferitosi a Chicago, Naike è proprio il cerchio che si va a chiudere. Oltre alle caratteristiche devastanti basi della drill UK c’è anche qualche richiamo più melodico (che spezza nel momento giusto il disco). Non sarà tutto bello, ma anche solo per 4/5 singoli vale di dargli una chance.
1PLIKE140 - 1PLIKTOI CLAMART(PARIS), FR
Questo è il crossover che mi piace. Basi drill UK e rapper francese: estasi. 1PLIKE è senza dubbio uno dei migliori interpreti di questo genere nel paese transalpino (anche se io tifo sempre Ashe22). Ha tutto: flow, attitudine e la sottovalutata capacità di scegliere i beat giusti. Brani come “Sans refrain” mi fanno riconciliare col mondo.
BONUS: TripleGo - TWAREG PARIGI, FR
Uscito il 3 luglio quindi ufficialmente fuori. Troppo fresco per lasciarlo fuori. Sperando in un album più costruito per il futuro, “TWAREG” è un bel sample di quello che sa fare il duo parigino. I PNL da club.
Ragazzi direi che per oggi ne abbiamo abbastanza. Poi se vi sta bene, vi preparo anche una playlist, fatemi sapere.
Se avete voi da consigliarmi qualche perla che volete condividere io sto qua (basta rispondere a questa mail).
Grazie!
Ci sentiamo settimana prossima e se vi è piaciuta sapete cosa fare (non mi piace quando mi si ripete più volte cosa fare, I feel u)