Ciao e bentrovati su PARALLELO!
Lo so, la pausa estiva è durata più del previsto (ci ho messo una vita riprendere il computer). Ma l’importante è esserci, no?
Spero di trovarvi abbronzati o quantomeno rilassati dopo agosto, anche perché qui su PARALLELO si riparte subito fortissimo. Sì, anche io sto bene, grazie.
Sono successe talmente tante cose in questo breve lasso di tempo che ci ha visto separati che davvero non è proprio il caso di riprenderle tutte. Facciamo che non vi parlo né di Kanye né degli hamburger di Travis Scott. Però a fine puntata vi lascio una corposa playlist con tutte le cose succose uscite nel frattempo – la chiamo tipo “PARALLELO estate Venti Venti”. Ci siamo no?
Partiamo dalle basi: la nl di oggi non doveva avere quest’argomento e non vi sarebbe dovuta arrivare nemmeno oggi. La grande idea che però volevo sviluppare e inviarvi ha avuto un brutto incidente e si è scontrata con la mia pigrizia settembrina. Ecco, facciamo che questa cosa è successa per due settimane di seguito, quindi questa è la terza versione della prima puntata post estate (sigh).
Ah di che si parla? Giusto, Freeze Corleone. Per i più affezionati e attenti non è un nome nuovo (avevo già scritto di lui e la sua crew qui) e magari gli stessi sapranno che l’11 settembre è uscito il suo nuovo album LMF – La Menace Fantome.
Diciamo che a questo punto vorrei parlavi di quanto mi sia piaciuto l’album, della chimica tra la presenza del piano e la voce di Freeze, di come suona bene nelle casse della macchina, l’ispirazione drill, le innumerevoli reference a tema calcistico, dei testi pungenti. E invece sono, più o meno costretto, a dirvi solo dell’ultimo fattore e di quello che sta succedendo in queste ore intorno al rapper francese di origini anche italiane.
Partiamo dalle basi: la data di uscita non è casuale, come cita anche nelle prime barre di Freeze Rael (brano commovente per quanto costruito bene) o anche in Sacrifice de masse di Project Blue Beam, la caduta delle Torri Gemelle è un argomento su cui ha molto da dire. O meglio, su cui sembra avere un’idea di complotto molto precisa.
E le idee controverse espresse in LMF non si fermano certo a questo. Giovedì 17 settembre la Licra sembra essersi accorta di alcune barre e affermazioni non proprio in linea con la loro idea di moralità e ha chiesto la “cancellazione” di Freeze dalle piattaforme di distribuzione digitale e chiesto il sostegno delle autorità francesi a riguardo. Le barre incriminate – ree di essere fortemente antisemite e pronazi – per la verità sono quasi tutte vecchie di un paio d’anni, risalenti a un periodo in cui Freeze non era proprio conosciutissimo (LMF, invece, in 3 giorni ha venduto più di 13.000 copie).
A cogliere la palla al balzo, poche ore dopo il comunicato della Licra, è stato il ministro dell’interno francese Darmanin. Darmanin in tweet afferma come le parole di Freeze siano inqualificabili, incoraggia a non diffondere certa spazzatura sui social e di star cercando alla svelta di trovare una soluzione legale per risolvere questo annoso problema.
Aggiungiamoci anche che nei confronti di Freeze sono state invocate sanzioni da parte di parlamentari della maggioranza (appartenenti al gruppo di Macron) e che la Fnac ha annullato tutti preorder di LMF a poche settimane dalla sua uscita (avevano avuto l’opportunità di un preascolto?), il quadro adesso è abbastanza completo.
Io che ne penso a riguardo?
LMF è pieno, così come tutta la discografia di Freeze e dei 667, di tante tante cose controverse e non si può pensare che lui sia quello che esprime nella musica. É la sua cifra.
La questione delle accuse di antisemitismo nel rap non inizia certo adesso e anche negli Stati Uniti sia Meek Mill sia Jay Z sono stati forzati a chiedere scusa pubblicamente per delle loro esternazioni. Mai però ci si è azzardati a chiedere un boicottaggio.
La pochezza con cui è trattato il rap in Francia è imbarazzante. Conquista le vette delle classifiche e ancora non merita menzione nei report di fine anno dell’industria musicale transalpina. Un genere minore che viene attaccato come e quando si può su tutti i fronti. Il trattamento che sta venendo riservato a Freeze è sicuramente legittimo da un punto di vista, ma esagerato per le dimensioni del buzz creato. Gli argomenti così detti “antisemiti” sembrano più che altro “antisionisti” (anche se l’assemblea nazionale francese ha equiparato le due cose) e non credo che siano volti ad una propaganda politica. Il fatto che questi temi siano trattati anche in altre forme di intrattenimento – stand up Comedy per esempio – nel resto del mondo, con risultati diversi, testimonia l’accanimento dello stato francese.
Sono d’accordo nel giudicare gravi alcune delle sue affermazioni – credo che solo quella sulla Shoah, tra l’altro nemmeno troppo chiara, sia pessima – ma fanno parte di una dimensione artista che è tutta estremamente edgy. Non si può certo accettare qualsiasi cosa purché giustificata dall’artisticità, ma bisogna chiaramente trovare una linea più chiara per quanto riguarda l’eticità.
Lascio a voi adesso la piena facoltà di decidere se ascoltare LMF, almeno che non l’abbiate già fatto.
Notizia di oggi è anche l’annullamento dell’uscita prevista per oggi (rinvio tba) del nuovo disco di Moha La Squale a cause di pesanti accuse di violenza sessuale nei confronti di 4 donne (che hanno testimoniato la loro esperienza su Konbini). Ho sentito molto meno parlare di questo.
Ps. Parigi, 18 settembre 2020. L’Universal Music France rescinde il contratto di distribuzione musicale di Freeze Corleone. Non hanno mai sentito i master prima a quanto pare.
Per oggi abbiamo finito, in agrodolce lo so.
Ecco perché vi lascio la promessa playlist e ci sentiamo settimana prossima.
Condivisioni e vostri commenti sono sempre ben accetti, basta rispondere a questa mail.
Grazie!