Ciao a tutti,
Bentrovati su PARALLELO!
Mi scuso innanzitutto – ancora – per il ritardo ma sto avendo problemi a gestire il tempo ultimamente. Ogni consiglio su come risolvere il problema (che sia app, libri o pozioni) è ben accetto.
Oggi per disintossicarmi dalla quantità di rap francese sentito per la scorsa puntata/episodio ci buttiamo a capofitto nel rap americano. Ma non temete, poi torno con i “cugini transalpini” (top 10 espressioni peggiori mai sentite).
Con cosa vi confonderò? Io dico il super gruppo più figo che c’è: BROCKHAMPTON. Perché? Perché gli ultimi 2 singoli sono *emoticon fuoco*
É successo che negli ultimi tempi frequento YouTube per la musica più del solito. Non c’è una motivazione che vince su tutte, ma in generale mi piace ascoltare la musica e leggere i commenti sotto. Ho sempre avuto un po’ l’ossessione di sapere quello che ne pensa la gente di cose che mi piacciono ed essere sempre in disaccordo con quello che dicono.
Adesso fate che il 9 maggio dopo la routine mattutina (colazione su tutto, pasto più importante della giornata) accendo il computer per fare cose relative all’università e invece mi trovo ancora su Youtube. Cosa trovo in bacheca, grazie al fatto che google ci conosce più di qualunque persona? I due nuovi pezzi dei BROCKHAMPTON (anche se uno dei due è stato ricaricato ieri per questioni di copyright sull’artwork).
*non l’artwork in questione ma un bel mix di cose simpatiche (BH e Animal Crossing)
I brani si chiamano “things can’t stay the same” e “N.S.T.” e sono una svolta non da poco per il super gruppo texano: una traccia non è scritta tutta in CAPS LOCK :(.
Ma la parte più speciale di questi due pezzi – che dico già adesso mi sono piaciuti un botto – è che mi hanno fatto capire quanto sono stupidi i pregiudizi sul rap. Mi spiego meglio.
Sono un fan della prima ora dei BROCKHAMPTON – da ALL-AMERICAN TRASH – ma piano piano negli anni mi sono lasciato abbindolare da quella parola chiamata mainstream. Più i fan aumentavano, più loro hanno cominciato a virare verso qualche pezzo più poppettaro e più io mi sono allontanato dalla loro musica (anche la cacciata di Ameer dal gruppo ha fatto tanto in senso musicale e non). Dopo l’uscita di NO HALO – il singolo più di successo che anticipava l’uscita di GINGER (2019) – mi sono rifiutato di ascoltare il successivo album. Mi sono detto “Ma ti pare che mi piace questa roba pop?”. Eh sì, mi piaceva, ma non lo volevo ammettere.
Ecco, quanto è stata stupida questa scelta l’ho capito solo quando ho sentito GINGER alla fine dello scorso anno in preda alla noia. GINGER è infatti un signor album, con alcune note più commerciali, con scelte melodiche discutibili, ma che suona in maniera eccezionale e che copre tanti temi che mancano a più di una generazione di rapper.
Tornando ai nuovi singoli – che Kevin Abstract ci dice che probabilmente non saranno dentro progetti più grandi – davvero vi consiglio l’ascolto. Le strumentali richiamano tanto il primo SATURATION (mio loro album preferito) e quindi tutto quello che di buono faceva Kanye West (loro si sono infatti conosciuti sul forum per fan di Kanye “KanyeLive”). Kevin torna finalmente a rappare con energia e in generale la struttura – di things can’t stay the same in particolare – è bella strana come piace a me.
Mi importa poco il successo che avranno, ce li prendiamo così. Mi godo la musica e riprendo anche qualche altro loro video divertente su YouTube (ve li metto qui).
Oggi abbiamo chiuso veloce e indolore. Voi come vi ponete con i pregiudizi e la fama dei vostri artisti preferiti? Se mi dite la vostra mi fate un piacere, anche se non sarò d’accordo :)
Ci sentiamo settimana prossima con della buona musica francese (non da Parigi).
(Durante la scrittura ho ascoltato: questa playlist, Bishop Nehru e Little Simz)
Grazie del tempo!
Ogni condivisione vale tanto per me. In caso potete trovare qualche altra cosa che è uscita nelle scorse settimane qui (drill, trap francese e Westside Gunn).